Siena, la sua banca e una scomoda verità by Tommaso Strambi

autore:Tommaso Strambi [Strambi, Tommaso]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, General, True Crime, Business & Economics
ISBN: 9791254944967
Google: kxWsEAAAQBAJ
editore: Baldini+Castoldi
pubblicato: 2023-02-04T23:00:00+00:00

Quelle campagne vincenti

È un lavoro diverso. Sicuramente molto complicato rispetto a quello fatto negli anni del «Cittadino», dell’Agenzia Freelance e dell’ufficio comunicazione del Comune. Ma David Rossi è bravo. Il più bravo di tutti. In quel piccolo condominio che è Siena. Subito dopo il suo arrivo in banca c’è l’acquisizione di Antonveneta. La banca cresce, deve fare il salto di qualità anche nel campo della comunicazione. Non è più una banca a forte connotazione regionale. Ha ormai varcato i confini regionali e sta conquistando posizioni importanti nel panorama nazionale. È diventato il terzo gruppo bancario italiano. C’è da pensare a un nuovo storytelling. E David Rossi ha le intuizioni giuste. A cominciare dalle campagne pubblicitarie. Ricordate lo spot, firmato dal regista Marco Bellocchio, con i due giovani ragazzi che corrono mano nella mano con in sottofondo la musica di Rino Gaetano Ma il cielo è sempre più blu?

E prima ancora, proprio nel 2007, a firmare il ritorno nelle campagne promozionali della banca senese, era stato il premio Oscar Giuseppe Tornatore con uno spot in cui rivelava l’emozione e la semplicità di una «giornata tutta italiana» attraverso le persone e i luoghi di un viaggio che va dal Nord al Sud della nostra penisola per parlare di una banca che da più di 500 anni lavora a fianco di tutto il Paese accompagnando la vita degli italiani e trovando risposte alle loro esigenze.

Non solo spot. David è poliedrico. Ama l’arte e la musica, ma soprattutto l’innovazione. Così la vera novità è il canale tematico su YouTube, una scelta che vuole fondere la storia della banca lunga cinque secoli con le nuove frontiere della tecnologia. Per questo il film di Tornatore verrà trasmesso in anteprima su YouTube rispetto ai mezzi tradizionali come radio e televisioni. E su YouTube sarà possibile vedere una versione diversa, della durata di 94 secondi, che non andrà mai in onda sugli altri media. In quella nuova campagna, costata 10 milioni di euro, entrano inoltre altri marchi simbolo del Bel Paese: dalla casa editrice Giunti alla Bialetti, da Fiat al «Corriere della Sera», da «la Repubblica» a «La Nazione», questi pezzi del made in Italy sono disseminati in uno spot che si apre con un’edicola di Verbania e ripercorre lo Stivale attraverso le sue città, piccole e grandi. E l’obiettivo del canale YouTube era anche quello di offrire non solo spot ma anche altri contenuti. A cominciare dalla possibilità di visitare mostre virtuali, che avrebbero consentito, stando seduti a casa propria, di viaggiare tra i capolavori del Bel Paese (il vero amore di David Rossi che non a caso si era laureato in storia dell’arte).

Quella storia che Rossi aveva racchiuso in una data: 1472. È sua, infatti, l’intuizione di usare l’anno di fondazione di Banca Monte dei Paschi per lanciare un marchio che metta d’accordo estetica ed etica, fashion e charity. Con felpe, cappellini e persino una linea di vino prodotti direttamente dai Tenimenti Mps. Un’intuizione vincente. «Rossi è un manager rinascimentale calato nel presente. Anzi proiettato nel futuro», scrive nel maggio del 2011 sul mensile «Style Magazine» Severino Colombo.

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